mercoledì 19 gennaio 2011

DATI ANAGRAFICI

Padre David Maria Turoldo (al secolo Giuseppe), nasce a Coderno di Sedegliano (Ud) il 22 novembre 1916 da Gian Battista e Anna di Lenarda. Ultimo di nove figli, riceve un'educazione religiosa fin dalla primissima infanzia, grazie alla madre devota alla Madonna.
Di famiglia povera ma dignitosa, in un paese che come tanti paesi friulani ha conosciuto l'emigrazione. Una famiglia dalle radici religiose. E'  in questa atmosfera che Giuseppe (David) nasce e sviluppa la sua vocazione.

A soli 13 anni "Giuseppe" entra come postulante nell'Istituto Missioni presso il Santuario officiato dai Serviti di Santa Maria di Monteberico in Vicenza. Vi rimane cinque anni per gli studi ginnasiali; a 18 anni si trasferisce nel Convento di S. Maria del Cengio a Isola Vicentina per il noviziato. IL 2 agosto 1935 pronuncia la sua professione religiosa semplice e inizia a chiamarsi Padre David Maria.I due anni successivi li vive nel Convento di S. Elena di Venezia per il liceo.
Il 30 ottobre 1938 a soli 22 anni, a Vicenza, pronuncia la sua professione solenne e prende ufficialmente il nome di Padre David Maria: David come re David pastore e poeta biblico, Maria per amore alla Madonna.

Qui inizia la sua vita di frate servita.

Nel 1941 viene trasferito a Milano presso il Convento di S. Maria dei Servi in San Carlo.
Nel 1946 si laurea in filosofia all'Università Cattolica.
Rimane a Milano per una decina d'anni, fino a quando nel 1953, a causa della sua partecipazione attiva alla realizzazione di Nomadelfia di Don  Zeno Santini, dalla Curia romana viene chiesto al suo Ordine di allontanarlo dall'Italia, di farlo girare "per non coagulare".Tra il suo girovagare da un Convento all'altro, nel 1955 arriva a Firenze, nel Convento dell'Annunziata. Qui conosce il sindaco Giorgio La Pira con il quale oltre a divenire amico, condividerà idee di dialogo e pace.
Nel 1961 trasferitosi a Udine nel Convento di S. Maria delle Grazie, incontra Pier Paolo Pasolini dal  quale avrà collaborazione nella realizzazione del suo unico film "Gli Ultimi".
Nel 1964 finalmente reintegrato in Italia, si trasferisce a Fontanella di Sotto il Monte, patria di Papa Giovanni XXIII. Qui crea una piccola comunità: la Casa di Emmaus, un centro di studi ecumenici aperto a tutti, laici e religiosi.
Da questa abbazia inizia la sua collaborazione a giornali, riviste e radio. Da questa abbazia inizia anche la sua vita di scrittore, di uomo impegnato per i diritti dell'Uomo, siano essi di origini politiche o sociali.
Muore nel 1992 il 6 febbraio in una clinica milanese dopo anni di lunga e dolorosa malattia per un tumore al pancreas ("il Drago" come lo aveva definito lui).
Riposa nel piccolo cimitero di Fontanella di Sotto il Monte, luogo di perenne pellegrinaggio.

Nessun commento:

Posta un commento